La Electronic Frontier Foundation ha ottenuto una importante vittoria legale riuscendo a far approvare una eccezione a cui il Copyright Office and Librarian of Congress apre le porte ogni tre anni per valutare possibili revisioni della DMCA statunitense. Nel caso specifico, negli Stati Uniti l'eccezione diventa legge rendendo di fatto legale il jailbreak dell'iPhone. A festeggiare, oltre la EFF, anche Skype e Mozilla che in passato avevano già espresso la propria pubblica posizione in favore dell'eccezione ed in appoggio alla battaglia legale intrapresa.
Per jailbreak si intende l'apertura del software del dispositivo aggirandone le misure di protezione. Tale operazione permette agli utenti di entrare pienamente in controllo del device con la possibilità di installarvi sopra software a piacimento per non legare a doppia mandata il dispositivo hardware con la sua dotazione software ed il suo corollario di servizi. L'iPhone è l'esempio primo di questo tipo di ecosistema poichè lega indissolubilmente il telefono al proprio sistema operativo, e con esso ad iTunes ed altri software proprietari di cui l'utenza potrebbe invece voler fare a meno. Fino ad oggi tale operazione era considerata illegale ed in quanto tale perseguibile. D'ora in poi la situazione è - parzialmente - cambiata.
La decisione comunicata alla EFF è un passo avanti poichè considera accettabile ciò che in precedenza andava contro le regole. La vittoria, però, potrebbe essere soprattutto un fatto formale poichè, come Apple si è affrettata a precisare, l'eccezione alla DMCA non implica comunque il fatto che il gruppo debba cambiare le proprie policy relative ai termini della garanzia del telefono: «L'obiettivo Apple è sempre stato quello di assicurare ai nostri utenti una grandiosa esperienza con il proprio iPhone e sappiamo che il jailbreaking può degradare pesantemente tale esperienza. Come abbiamo detto in precedenza, la maggior parte degli utenti non compie il jailbreak sul proprio iPhone perchè la cosa può violare i termini della garanzia e causare l'instabilità dell'iPhone o un suo malfunzionamento».
Se l'utente o gli sviluppatori che compiono ricerche sul software Apple non devono più temere circa eventuali problemi legali legati al "crack" del software, le parti in causa debbono comunque scontare la minaccia proveniente da Cupertino: ogni manomissione del software porterà l'iPhone fuori da ogni tipo di garanzia ed in caso di malfunzionamento non sarà pertanto sostituibile e non vi sarà la possibilità di avvalersi dell'assistenza tecnica della casa madre.
Le motivazioni della decisione sono chiare: l'interoperabilità può essere cercata tramite soluzioni software alternative ed il jailbreak è pertanto tollerabile dalla DMCA in qualità di lecita eccezione alla norma. La ricerca dell'interoperabilità fa la differenza ed il processo alle intenzioni sarà la matrice che permetterà di stabilire cosa è concesso e cosa non lo è. Nel nome del "fair use", insomma, è possibile aggirare il lucchetto Apple e prendere pieno e libero possesso del device sotto ogni aspetto purchè il tutto sia supportato da valide motivazioni e non piuttosto per finalità truffaldine o legate alla pirateria. In assenza di forzature a livello di garanzia, però, la vittoria della EFF rischia di essere in parte una vittoria di Pirro perchè, pur consegnando ad utenti e sviluppatori maggior libertà, non libera comunque del tutto i device elettronici dai vincoli imposti dalle case produttrici.
mercoledì 28 luglio 2010
lunedì 12 luglio 2010
Generatore e interprete di QR Code
Un Codice QR (QR Code) è un codice a matrice (o codice a barre bidimensionale) creato dalla corporation giapponese Denso-Wave nel 1994. Il "QR" deriva da "Quick Response" (Risposta Rapida), poiché il creatore pensava ad un codice che consentisse una rapida decodifica del suo contenuto. I codici QR sono maggiormente comuni in Giappone e sono attualmente il più popolare tipo di codice bidimensionale in quel paese.
La moda Qr Code dilaga ora sui giornali e su internet. L'interpretazione di questa immagine (scattata magari dalla fotocamera del cellulare) ci consente di avere informazioni, link., numero telefonico o SMS.
- Solo Numerico Max 7.089 caratteri
- Alfanumerico Max 4.296 caratteri
Esiste una versione micro di Qr Code che può contenere 25 caratteri usata sopratutto nei cellulari.
Ecco il link ad un tool online per la generazione di Qr Code: http://qrcode.kaywa.com/ e questo è un interprete di Qr Code http://zxing.org/w/decode.jspx
Flow Chrome OS
Flow è l'ultima build del sistema ChromiumOS fornita da Hexxeh. Supporta molte più periferiche rispetto ai corrispettivi che si trovano in giro e inoltre è possibile utilizzare la webcam integrata per registrare filmati o effettuare videochat, è stato aggiunto il supporto per HTML5 e la visualizzazione di filmati Flash è stata migliorata notevolmente,tuttavia è possibile consultare una lista aggiornata di netbook e Pc Desktop con indicazioni di compatibilità da questo indirizzo:
http://chromeos.hexxeh.net/wiki/doku.php
Unico requisito una chiavetta usb da 2GB (il download è 327MB)
mercoledì 7 luglio 2010
PeepHole Viewer - lo spioncino digitale
Brinno ha presentato PeepHole Viewer, lo spioncino digitale che promette di far dimenticare in fretta il sistema tradizionale.
Il classico spioncino è molto piccolo e restituisce spesso un’immagine deformata, a causa della lente presente al suo interno. Questa nuova soluzione digitale è invece pensata per migliorarne la funzionalità, grazie ad uno schermo LCD a cui è collegato un sensore CMOS da 1,3 megapixel, che riporta un’immagine chiara e nitida del pianerottolo.
Per vedere al di là della porta è sufficiente premere il pulsante d’accensione, così da far comparire le immagini. Il dispositivo si spegne automaticamente dopo 10 secondi, per evitare il rapido scaricamento delle batterie. L’installazione è facile (nel video a fondo post è presente una guida in pochi passi) e il risultato estetico dall’esterno è identico a quello di uno spioncino tradizionale.
Inoltre, PeepHole Viewer impedisce a chi è osservato di accorgersene e garantisce un buona visibilità anche in ambienti scarsamente illuminati, grazie a un effetto compensazione.
Il classico spioncino è molto piccolo e restituisce spesso un’immagine deformata, a causa della lente presente al suo interno. Questa nuova soluzione digitale è invece pensata per migliorarne la funzionalità, grazie ad uno schermo LCD a cui è collegato un sensore CMOS da 1,3 megapixel, che riporta un’immagine chiara e nitida del pianerottolo.
Per vedere al di là della porta è sufficiente premere il pulsante d’accensione, così da far comparire le immagini. Il dispositivo si spegne automaticamente dopo 10 secondi, per evitare il rapido scaricamento delle batterie. L’installazione è facile (nel video a fondo post è presente una guida in pochi passi) e il risultato estetico dall’esterno è identico a quello di uno spioncino tradizionale.
Inoltre, PeepHole Viewer impedisce a chi è osservato di accorgersene e garantisce un buona visibilità anche in ambienti scarsamente illuminati, grazie a un effetto compensazione.
HDMI wireless
A disposizione anche in Italia, a partire da metà giugno, una soluzione dal prezzo relativamente contenuto per la trasmissione wireless di segnali HDMI 1.2, ovvero fino a 1080p a 60Hz.
La proposta di HomeCinemaSolutions si basa sul chipset Amimon: il trasmettitore lavora ad una banda compresa tra i 5,1 e 5,8 GHz con una potenza di 10 mW e con compressione del segnale utilizzando un protocollo proprietario. Secondo Amimon il segnale può essere trasmesso in un’area con raggio fino a 30 metri e anche attraverso le pareti, ottenendo la stessa qualità di una connessione wired (con cavo).
Veniamo ai costi: il trasmettitore e il ricevitore costano 250 euro cadauno e è necessario acquistarli entrambi. Potrebbe sembrare una spesa consistente (e in fondo lo è), ma va ricordato che ancora oggi, se si vuole acquistare un cavo HDMI di buona qualità, si arriva a spendere anche 180 euro, cifra a cui va aggiunta l’eventuale manodopera per la posa dei cavi, nonché gli eventuali lavori di adattamento della muratura.
MyOlos - la domotica anche a bordo dei grandi yacht
Potrebbe sembrare contraddittorio associare la domotica ad un’imbarcazione (in fondo, cosa è uno yacht se non una seconda casa?) ma, in fondo, anche su una imbarcazione, soprattutto quelle più lussuose, l’integrazione di funzionalità e servizi anche molto diversi risulta una scelta vincente.
Con il nuovo sistema integrato di entertainment, info e domotica myOlos, risultato della collaborazione tra Videoworks, CRN e Intel, la vita a bordo dei maxi yacht si rivoluziona, all’insegna dell’innovazione e della tecnologia più avanzata, naturalmente senza trascurare bellezza e funzionalità a bordo.
Videoworks è una società che si occupa di impianti multimediali, mentre CRN è il brand del Gruppo Ferretti specializzato nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motoryacht, Intel, infine, è indubbiamente il più noto produttore al mondo di processori e chipset per computer.
Punto di forza di myOlos è proprio la collaborazione con Intel, che ha portato Videoworks ad adottare componenti di ultima generazione, scegliendo di basare myOlos sull’ultima tecnologia di processore Intel Core i5, le cui caratteristiche permettono al sistema di adattarsi automaticamente a qualunque esigenza dell’armatore.
Caratteristiche salienti del sistema, dunque, sono una libertà e un controllo finora sconosciuti e la possibilità di gestire, attraverso un unico dispositivo, tutti gli strumenti di intrattenimento e videosorveglianza a bordo, favorendo una maggiore interazione con la barca. Inoltre, le applicazioni sono più veloci e il sistema più reattivo, anche nel multitasking: controllare la rete di sicurezza della barca, chattare con i propri amici, mettere online le foto dell’ultimo party on board sono tutte operazioni che possono essere eseguite contemporaneamente.
tratto da www.onehome.it
Sonos: un controller per il sistema musicale multiambiente in arrivo su iPad
Conosciamo bene Sonos ed il suo sistema musicale multiambiente, che permette facilmente di aggiungere musica in una o più stanze della propria casa: che si tratti del proprio catalogo memorizzato su un computer, oppure delle migliaia di brani e di stazioni radio in streaming su Internet e tutto in modalità wireless.
Dopo aver rilasciato un controller compatibile con iPhone era inevitabile, visto il grande successo dell’iPad, che venisse rilasciato anche un controller per il tablet targato Apple.
Cnet ha avuto la possibilità di provare una versione alpha dell’applicazione, che dovrebbe essere rilasciata nel mese di agosto: con il controller di Sonos, iPad diventerà una sorta di telecomando WiFi gigante: ovviamente, come ci si può aspettare, l’applicazione sarà molto simile a quella già esistente per iPhone, ma con i benefici di uno schermo più ampio.
L’applicazione permette di gestire l’intero sistema Sonos (è in grado di controllare fino a 32 zone) ed è una valida alternativa gratuita al controller CR200 prodotto dalla stessa Sonos che, ovviamente lo ritiene comunque più veloce e performante dell’applicazione per iPad.
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